“Dilexit te” : la prima esortazione apostolica di Papa Leone XIV
Dilexi te, “Ti ho amato”. L’amore di Cristo che si fa carne nell’amore ai poveri, inteso come cura dei malati; lotta alle schia-vitù; difesa delle donne che soffrono esclusione e violenza; dirit-to all’istruzione; accompagnamento ai migranti; elemosina che “è giustizia ristabilita, non un gesto di paternalismo”; equità, la cui mancanza è “radice di tutti i mali sociali”.
Leone XIV firma la sua prima esortazione apostolica, Dilexi te, testo in 121 punti che sgorga dal Vangelo del Figlio di Dio che si è fatto povero sin dal suo ingresso nel mondo e che rilan-cia il Magistero della Chiesa sui poveri negli ultimi centocin-quant’anni. “Una vera miniera di insegnamenti”.
Il Pontefice agostiniano con questo docu-mento firmato il 4 ottobre, fe-sta di San Francesco d’Assisi, il cui titolo è tratto dal Libro dell’Apocalisse (Ap 3,9), si inserisce così sul solco dei predecessori:
Giovanni XXIII con l’appello ai Paesi ricchi nella Mater et Ma-gistra a non rimanere indifferenti davanti ai Paesi oppressi da fame e miseria (83);
Paolo VI, la Populorum progressio e l’intervento all’Onu “come avvocato dei popoli poveri”;
Giovanni Paolo II che consolidò dottrinalmente “il rapporto preferenziale della Chiesa con i poveri”;
Benedetto XVI e la Caritas in Veritate con la sua lettura “più marca-tamente politica” delle crisi del terzo millennio.
Infine, Francesco che della cura “per i poveri” e “con i poveri” ha fatto uno dei capisaldi del pontificato.