2019 VISITA PASTORALE del VESCOVO GIUSEPPE

Il nostro Vescovo Giuseppe sarà in visita là dove si svolge la vita di fede della gente è dove la Comunità si ritrova per ascoltare la Parola che salva e spezzare l’unico Pane, per testimoniare la speranza della vita eterna e scambiarsi reciprocamente il dono della carità fraterna.
L’aggettivo “pastorale ” indica che la visita è compiuta dal Vescovo, il quale nella Chiesa diocesana è segno di Cristo buon Pastore; e indica pure che gli obiettivi e gli intendimenti della visita sono pastorali, cioè ordinati a favorire e promuovere la vita cristiana dei singoli e delle Comunità.
Il Vescovo sosterà condividendo con i sacerdoti e i fedeli ascolto e programmazione. Incontrerà la realtà della Parrocchia nei suoi aspetti quotidiani. L’attenzione alla dimensione ordinaria non impedisce che la Visita Pastorale sia motivo di gioia. Anzitutto per il fatto dell’incontro tra il Vescovo e il “suo” popolo. La Visita Pastorale è, infatti, espressione e richiamo dell’unità, di cui il Vescovo è “visibile principio e fondamento nelle Chiese particolari”.
La Visita Pastorale, inoltre, è motivo di gioia perché “è un evento di grazia che riflette in qualche modo l’immagine di quella singolarissima e meravigliosa visita per mezzo della quale il Pastore Sommo, il Vescovo delle nostre anime, Gesù Cristo, ha visitato e redento il suo popolo”.
La Visita Pastorale, dunque è da guardare con occhio di fede e da accompagnare con la preghiera.

2019/ Gen SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI

COS’É E QUANDO NASCE
La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è un’iniziativa ecumenica di preghiera nella quale tutte le confessioni cristiane pregano insieme per il raggiungimento della piena unità che è il volere di Cristo stesso.
Questa iniziativa è nata in ambito protestante nel 1908 e nel 2008 ha festeggiato il centenario.
Dal 1968 il tema e i testi per la preghiera sono elaborati congiuntamente dalla commissione Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese, per protestanti e ortodossi, e dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, per i cattolici.
PERCHÉ SI CELEBRA DAL 18 AL 25 GENNAIO?
La data tradizionale nell’emisfero nord, va dal 18 al 25 gennaio, data proposta nel 1908 perché compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo; assume quindi un significato simbolico.
Nell’emisfero sud, in cui gennaio è periodo di vacanza, le chiese celebrano la Settimana di preghiera in altre date, per esempio nel tempo di Pentecoste, periodo altrettanto simbolico per l’unità della Chiesa.

2019/ 52a GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

Dal Messaggio di Papa Francesco per la 52′ Giornata Mondiale della pace che si celebra, come ogni anno, il 1° gennaio.
«La buona politica è al servizio della pace»
Ogni rinnovo delle funzioni elettive, ogni scadenza elettorale, ogni tappa della vita pubblica costituisce un’occasione per tornare alla fonte e ai riferimenti che ispirano la giustizia e il diritto.
Ne siamo certi:  la buona politica è al servizio della pace; essa rispetta e promuove i diritti umani fondamentali, che sono ugualmente doveri reciproci, affinché tra le generazioni presenti e quelle future si tessa un legame di fiducia e di riconoscenza. …
Testo completo del messaggio:

http://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/peace/documents/papa-francesco_20181208_messaggio-52giornatamondiale-pace2019.html

2018/ Apr – Seconda Domenica di Pasqua

Domenica “in albis”
La Seconda Domenica di Pasqua è stata chiamata per lungo tempo «domenica in albis». Tale definizione deriva dal fatto che per tradizione coloro che erano nati alla fede nel Battesimo la notte di Pasqua indossavano, durante gli incontri di preghiera, nella prima settimana, la veste bianca (alba) ricevuta durante il rito battesimale; l’ottavo giorno la veste bianca veniva deposta.